Sabato 11 maggio e domenica 12, con i bambini che si stanno preparando all’incontro con Gesù Eucaristia, un ritiro prima della Comunione. San Jack in trasferta, con il parroco.
E tante emozioni. Il primo ritiro della mia vita, non solo da catechista, mai fatti ritiri da bambina o ragazzina. Poco o nulla in campagna, da bambina, in generale, tra l’asma allergica e altre faccende ormai cadute in prescrizione. Per la mia bambina, sì, per Viola e per gli altri bambini, ormai ragazzini, che per tre anni mi hanno fatta crescere nell’amore e nella fede mentre sembrava che fossi lì per trasmettere qualcosa a loro, forse semi, piccoli semi di quel che non dipende da me, da noi adulti, far diventare fiori e frutto. Intanto, seminare. In un posto bello viene spontaneo, se prima ci si è preparati un pochino anche meglio…
Tra rose e statue, la Madonnina, la fontanella, il putto
E un tramonto a fermare il cuore e farlo ripartire con un respiro nuovo
L’adorazione eucaristica serale è stata commovente. In silenzio davanti a Lui, preghiere affidate in ascolto della Parola fatta carne fatta pane…
La mattina dopo, domenica dell’Ascensione, sono saliti al cielo, in forma di fumo nel fuoco preparato dal Don, i nostri biglietti, con preghiere, ringraziamenti, richieste, pensieri … quel che abbiamo scritto resta tra ciascuno di noi e il Signore
Al Cernitoio è rimasta la cenere..
Poi giochi, corse, preghiere, parole scambiate… il sabato pomeriggio anche una gara di drammatizzazione, messa in scena la cena in Emmaus, divisi in gruppi. Non ha vinto il gruppo guidato da me (ma siete stati bravissimi!), ha vinto il gruppo in cui era la mia Viola
La domenica mattina abbiamo fatto il pane poi condiviso a pranzo
GRAZIE