volta la carta

Nel cuore della Maremma, vicino a Capalbio, sul versante che guarda a mezzogiorno della collina di Garavicchio,

l’artista Niki de Saint Phalle, affascinata anche dal Parco Güell di Gaudí a Barcellona, iniziò un’opera fantastica alla fine degli anni ’70: un parco popolato da statue colorate ispirate alle figure degli arcani maggiori dei Tarocchi.
Fantasie di luce, colori, rimandi di specchi, simboli e segni… un vero parco giochi per l’anima.

E Daniela ci ha portati nel Giardino dei Tarocchi, sopportando con pazienza i miei passi lenti e incerti e le soste frequenti che il mio nuovo interessante stato impone… e forse godendo divertita del mio stupore infantile.

Per la cronaca (cioè per i superstiziosi) era Venerdì 17 e … è stata una delle più belle giornate di questa particolare estate.

Il diavolo, probabilmente

e il mondo gira…

e amo il piccante.

E la morte

ha un lato di vita

e … tra me e Daniela

abbiamo scattato troppe foto, chi volesse vederne più che in questo sconclusionato post può andare all’album dedicato

presenti

io non ho bisogno di denaro
ho bisogno di sentimenti
di parole
di parole scelte sapientemente
di fiori detti pensieri
di rose dette presenze
di sogni che abitino gli alberi
di canzoni
che facciano danzare le statue
di stelle che mormorino
all’orecchio degli amanti.
Ho bisogno di poesia
questa magia che brucia
la pesantezza delle parole
che risveglia
le emozioni e dà colori nuovi
Alda Merini

Du’ soldini non mi farebbero schifo, ma solo per stare meno attenta alle spese minute o per allungare vacanze e viaggi… in realtà non manco di nulla. I veri doni, detti a volte “presenti”, sono cari per gli affetti che portano dentro, per le presenze che prolungano nell’assenza temporanea. Ci si rivede, si ritrovano gli amici in oasi di tempo e spazio che scompaginano i registri. E si lasciano andare i nodi antichi per nuove trame. Nulla da rimpiangere, tutti da tenere in cuore.

All’Elba, il Maestro di luce, il fotografo di fiori e Luna e mare, diventato presenza concreta e squisito ospite… impossibile elencare ogni dono di Adriano, ogni gentilezza: ci hai fatti sentire più che benvenuti. Grazie! Qui posso mettere solo frammenti, dopo le figurine della Fiore (da un milanista, poi, davvero gradite), scelgo di ringraziarti per gli occhialini da nuoto subacqueo: era una vita che non godevo della visione ravvicinata, con la testa immersa nel verdeazzurro trasparente, di praterie di posidonia e pesciolini colorati tra gli scogli e i pentagoni dorati che il sole disegna sul fondo sabbioso…

All’Elba, ritrovata Allegra, la gioia di vivere fatta bambina

e tutta la sua famiglia, amici d’estate diventati amici veri grazie alla rete (con facebook ci siamo tenuti in contatto tutto l’anno e accordati per ritrovarci a Fetovaia in agosto)

Sandro, Allegra, me, Serena, Diletta. Foto di Simone

e la sorpresa di ricevere anche da parte loro un dono per chi nascerà in inverno:

il biglietto di auguri, un disegno di Allegra.

Volevo ringraziare qui anche Daniela, per il dono di aria buona e posti belli… ma i tre giorni e quattro notti in Maremma meritano post a parte. Ci ha fatto il dono di allungare la vacanza, prima di tornare a Firenze.

E ci ha portati nel meraviglioso Giardino dei Tarocchi

con Sandro davanti al drago
Foto di Daniela Baresi

E poi arrivano i primi pezzi di stoffa per il Bai Jia Bei (grazie Lucia, Carla e Anna). Ci vorrano altri post su queste briciole…. per ora soltanto il regalo di Lucia (un bavaglino di seta), il suo biglietto e la sua stoffa, poi. Pensare che dopo aver letto “Succo di melagrana” le avevo scritto quanto mi avesse colpita il racconto “La lampada di Castelli” confidandole il dolore per la ferita dell’aborto spontaneo e la rassegnazione a non restare mai più incinta… e invece MAI DIRE MAI

sorelle nuvole, fratelli pini…

Lei è del ’26, ma è da sempre nei sogni miei…

foto presa in rete, non ero allo stadio, purtroppo

Ieri la Fiorentina è tornata a giocare. Da due anni a Firenze mancava un’idea di gioco, un’anima di squadra.
Ieri, vittoria viola a parte, ho rivisto giocare a calcio sul manto erboso del Franchi.

Oggi la Viola compie 86 anni …un regalo ieri, in anticipo. E un regalo oggi per tutta Firenze: la pioggia, finalmente!
Rinfrancata dal temporale, torno a gustare i nuovi ricordi elbani, scorta di gioia per i mesi a venire.

Mi manca già il profumo bianco del giglio, dicevo, ma i fiori del mio nido tra scogli e stelle sono tanti, bianchi e viola

e bianchi e rossi a Porto Azzurro

e poi a Marina di Campo, dove vive Adriano (meraviglioso abbracciare con le braccia chi ho imparato a conoscere on line) con la sua sposa e il figliolo,

(ricordi magnifici, senza parole…)

e fino a che la pancia che cresce me lo consente, ovunque, anche a Marina di Campo, abbraccio i pini

e sempre amo le sorelle nuvole

che portano acqua alla terra che ha sete, danzano nel vento agitando le onde anche nella placida baia di Fetovaia

e donano aria più fresca, persin nella conca afosa che è Firenze, nella coda sfinita di  questa torrida estate

P.S. nel mio stato lo stadio mi è stato vietato (andassi in tribuna… e non il mio stile! Ma saltare in Curva con il pesciolino dentro non è consigliabile, no). Partita vista al cinema parrocchiale, tra vecchini e preti… comunque uno spettacolo.
E visto che non mi riesce non parlar di Fiorentina, anche pensando all’Elba, metto qui le figurine dono di Adriano, trovate sull’asciugamano dopo una bella nuotata… grazie!

a casa

siamo tornati a Firenze lunedì, con gli occhi, il cuore, la mente e l’anima tutta ricolmi di bellezza.
Dopo la vacanza all’Elba, qualche giorno ospiti di un’amica ritrovata in Maremma. Grazie!

A casa, però, mi sono sentita il 6 agosto appena arrivati a Portoferraio. Isola d’Elba, mio nido, casa del mio cuore…

Mi manca già troppo il profumo bianco del giglio…


Stanca (dormo troppo poco), ma sempre più felice per questa sorpresa della vita che mi cresce dentro…

ancora da finir di disfare la valigia! Presto, forse, tornerò su queste pagine con più calma (?)
Intanto racconto tutto alla Luna, riapparsa bella nel cielo bollente di Firenze

ancora doni per chi ancora aspetto

Oggi è soltanto un mese, un mese preciso, che so di essere in attesa. Intanto qualcuno prendeva forma dentro me, ma non lo sapevo.
Fino al test del 3 Luglio pensavo al solito ritardo. Ballerino anche il ciclo! Mai regolare, mai tranquilla…
La fine del primo trimestre si avvicina, meno male, ma, tra visite, esami, imprevisti, spaventi e cambiamenti più o meno difficili, non c’è stata ancora una pausa per goderci la sconvolgente novità in santa pace. A farci festa, per il momento, gli amici anche lontani nello spazio, ma veri vicini di cuore.
Ringrazio di nuovo l’amica fiorentina per il primo dono, contro ogni scaramanzia.

Poi ne sono arrivati da ogni parte d’Italia:

dal Nord sono arrivate a Firenze le scarpine di buon auspicio dono di Andrea, da Pescantina (in provincia di Verona).

Dal Mezzogiorno, la “Camicina della Fortuna”:  

il dono di Mati e Carlo da Casamassima (in provincia di Bari), una gentilezza squisita e un rito che non conoscevo. Lì per lì ero rimasta perplessa, pur nella gioia commossa: una cosina senza maniche in finissimo cotone, misura da neonato…  con parto previsto tra febbraio e marzo… ma prima che tirassi fuori il dubbio, mi ha scritto Mati per prima: “qui si usa metterla i primissimi giorni, un po’ per scaramanzia, un po’ per isolare la pelle delicatissima del neonato dal contatto con le fibre”. Ecco, sopra ti metterò qualcosa di più caldo 🙂

E per tornare al Centro, senza bisogno del postino, il regalo viola da Sesto Fiorentino:

Grazie, Nuvolone! Questa maglietta andrà bene sia per Viola che per Lorenzo 😉

penso

all’orologio della stazione di Bologna, sempre fermo alle 10.25

Alle persone che andavano in ferie o tornavano a casa quel 2 agosto 1980 …


Alla crudeltà di ogni strage.
Alle ferite che non si rimarginano con il tempo, tanto meno con l’oblio …

Alla mia compagna di scuola, amica del cuore alle elementari, che con la sua famiglia avrebbe dovuto prendere un treno (per Bologna o in transito da Bologna, ora questo dopo 32 anni non lo ricordo) proprio quel giorno e invece si salvò…

A chi ha depistato, coperto, negato, minimizzato… a loro le mie maledizioni

Piena di te

Luna piena stanotte.
La vedrò con occhi nuovi… se ier sera le chiedevo conforto, stasera la dovrò proprio ringraziare.
Agosto è iniziato bene, già

con “Le bassin aux nymphéas, harmonie verte” girando il calendario di Monet.
Giratina all’Impruneta, stamani, per la prima eco prevista dal Libretto della gravidanza

Non c’era altro posto libero, in queste settimane, più vicino a casa, ma il panorama, soprattutto appena usciti dalla Asl con il cuore gonfio di gioia, valeva il disagio dello spostamento in auto, tra lavori e buche nella strada.

Amore mio, sei cresciuto tanto in una settimana!


Da 23 millimetri a 3,5 centimetri… con due braccia, due gambe, una testolina perfetta, un cuore che corre come un treno 🙂

No, le foto che ci hanno dato non rendono minimamente l’idea di quel che si provava a vederti muovere …
non so dirti babbo, ma la tu’ mamma teppista si è commossa indecentemente quando ti portavi la manina al viso, sgranando gli occhi (io li sgranavo, come sempre, ma oggi anche tu li avevi aperti)

Luna piena stanotte,
questa nuvola …piena di te